Nel seno di un discorso un poco più complesso, mi son permesso di fare questa digressione, spronato dalla rilevanza della cronaca (nera e rosa) e dal proliferare dell’argomento più (ec)citato che discusso seriamente.
Il tema è la relazione Soggetto/Oggetto nella dimensione più alta e profonda che ci sia: quella d’amore.
Che diavolo accade tra amante e amato? Ecco: la prospettiva è, come al mio solito, un poco fuori dal comune, e il taglio interdisciplinare.
È più che ovvio che la relazione Soggetto/Oggetto connessa nel LAVORO (per esempio nella perdita del lavoro) si muove in condizione di sudditanza rispetto al più alto argomento, ed ha tutto di che imparare (e d’altronde i termini che usa il lavoro… passione, amore, empatia, fedeltà, perdita, realizzazione, autodeterminazione… da dove sono desunti?).