working the life - lab

Bacheca

La luce che si accese

da | Feb 23, 2021 | Riflessioni critiche

«La luce che si accese» è il titolo riassuntivo della trilogia di saggi brevi apparsi su «La Rivista culturale», una interessante Rivista di orientamento antropologico diretta da Melissa Pignatelli
Ragazzo che accende una candela, 1570-1575, Leandro da Ponte, detto Bassano

(Ragazzo che accende una candela, 1570-1575, Leandro da Ponte, detto Bassano)

«La luce che si accese» è il titolo riassuntivo della trilogia di saggi brevi apparsi su «La Rivista culturale», una interessante Rivista di orientamento antropologico diretta da Melissa Pignatelli:

LA LUCE CHE SI ACCESE

  1. La natura dell’uomo
  2. Il presente sospeso dell’uomo sincronico
  3. Oltre le Colonne d’Ercole dell’Io: La Contro-Evoluzione Etica

Si tratta di tre decisive incursioni su altrettanti temi chiave, a cui WiLL© lavora – teoricamente in Ricerca e saggistica, praticamente in consulenza e formazione – pur nell’ambito di un progetto più vasto, che ben rappresentano, in modo sintetico e ‘bruciante’, dei punti di vista cruciali, sebbene poco frequentati alquanto.

«La luce che si spense», in inglese «The light that failed», è il titolo di un romanzo incompiuto di Rudyard Kipling, e il nostro titolo vuole esplicitamente alludevi, come per continuare un discorso interrotto, per correggerne il tiro, come se la storia, ogni storia, potesse continuare ed evolvere nel verso giusto, dopo aver compreso il suo passato.

Come potrete constatare di persona, si tratta di un unico discorso che si articola in modo logico, e mette a tema, traendo le debite conseguenze, tre passaggi fondamentali del percorso umano che, nonostante tutto, dovrebbe condurre ad una tale ulteriore dimensione – se per puro caso (o peggio per deliberata volontà) ci si dovesse pervenire – da far scappellar, con settecentesca ampollosa incipriata teatralità, le stelle.

«La virtù si fa ladra, per una preda così preziosa», diceva Shakespeare: diventeremmo ladri, per poterla vedere, questa visione così reale!

Buona lettura.

IL TRAUMA DEL RITORNO IN SÈ

Nel seno di un discorso un poco più complesso, mi son permesso di fare questa digressione, spronato dalla rilevanza della cronaca (nera e rosa) e dal proliferare dell’argomento più (ec)citato che discusso seriamente.

Il tema è la relazione Soggetto/Oggetto nella dimensione più alta e profonda che ci sia: quella d’amore.

Che diavolo accade tra amante e amato? Ecco: la prospettiva è, come al mio solito, un poco fuori dal comune, e il taglio interdisciplinare.

È più che ovvio che la relazione Soggetto/Oggetto connessa nel LAVORO (per esempio nella perdita del lavoro) si muove in condizione di sudditanza rispetto al più alto argomento, ed ha tutto di che imparare (e d’altronde i termini che usa il lavoro… passione, amore, empatia, fedeltà, perdita, realizzazione, autodeterminazione… da dove sono desunti?).

leggi tutto

Il senso del lavoro nella vita delle persone – intervista per Toscana Economy

«Toscana Economy» è una rivista attenta alle nuove tendenze e si è mostrata (coraggiosamente) interessata ad approfondire e far conoscere il pensiero e le attività di WiLL©.
L’articolo-intervista si intitola Il senso del lavoro nella vita delle persone: penso che nessuno sia esente dal porsi in prima persona, più o meno esplicitamente, una domanda sul senso come questa.

leggi tutto